Glossario di termini artistici ed architettonici (da archetto a capitello)
Archetto: Motivo ornamentale impiegato principalmente dall’architettura romanica, è costituito da una serie di sporgenze dello spessore del muro modellate a guisa di piccoli archi affiancati l’uno all’atro. Dal momento che gli archetti non creano aperture nel muro, vengono anche chiamati “archetti ciechi”.
Architrave: indica gli elementi costruttivi rettilinei che stanno su due colonne, o pilastri, per costituire un portale. Con il termine architrave oggi possiamo anche indicare una “trave”.
Archivolto: trattasi dell’elemento curvato, singolo ma spesso associato all’architrave, come completamento della tipologia di portale. Era impiegato nel medioevo e nell’architettura romana.
Arco: È un elemento strutturale curvo sostenuto da due piedritti, tipicamente – salvo rare eccezioni – sospeso su uno spazio vuoto. L’arco è generalmente costituito da conci (pietre tagliate o laterizio), i cui giunti vengono posizionati radialmente in riferimento ad un ipotetico centro: tal motivo giustifica la forma trapezoidale dei conci, veri e propri cunei. Nel caso di elementi a forma rettangolare (quella tipica del mattone) occorre interporre malta fra di essi per riempire gli spazi vuoti. Essenzialmente, l’arco costruito con cunei non necessita di aggiunte di malta e, anche senza l’impiego di essa, rimane ben solido pure a secco, grazie alle spinte di contrasto tra concio e concio che si annullano a vicenda. Il cuneo più importante è quello centrale, che ha il compito di chiudere l’arco mettendo in atto le spinte di contrasto provenienti da sinistra e da destra. In tal modo vengono così evitate le sollecitazioni di trazione al suo interno. Vi sono diversi tipi di a arco che a seconda delle loro geometrie prendono nomi diversi: L’arco a tutto sesto si riconosce perché ha il profilo di un perfetto semicerchio. Poi vi è quello a “sesto ribassato”, con una porzione di curvatura che corrisponde ad angoli minori di 180°, e quello a “sesto rialzato” costituito da due parti di arco che si uniscono al vertice formando un angolo acuto.
Baldacchino (Ciborio): Elemento architettonico che si trova nelle chiese come copertura degli altari. Il ciborio forma poligonale, ma anche circolare, ed è costituito da colonne su cui poggia una volta.
Bassorilievo: Scultura che si ottiene scolpendo una sola faccia di un blocco marmoreo ove le raffigurazioni emergono con poco stacco dal fondo.
Biacca: un pigmento di colore bianco, generalmente pastoso, ottenuto con elementi a base di carbonato basico di piombo. La biacca viene spesso impiegata per la preparazione dei vari supporti pittorici.
Bifora (trifora, polifora, ecc.): Termini che vengono impiegati per indicare le varie tipologie di finestre, legate al numero delle aperture, molto in uso nel periodo medievale. Ad esempio la bifora è costituita da due archi affiancati, al cui punto di incontro (centro) poggiano su una colonnina.
Bozzetto: Studio preparatorio, o schizzo, o altro modello in scala ridotta di un’opera d’arte.
Bucchero: Argilla nera che impiegavano gli etruschi per la fabbricazione dei loro vasi.
Bugnato: Paramento murario esterno di un edificio. Generalmente si presenta in un insieme di file di “conci” o di “bugne” in modo da simulare, per l’appunto, un muro con blocchi di grandi dimensioni, dando un efficace impatto visivo. Il bugnato, a seconda della forma che si dà alle bugne può essere del tipo “liscio”, bombato, rustico o a punta di diamante.
Bulino: Strumento di acciaio temperato appuntito, simile ad uno scalpello, impiegato generalmente per incidere lastre metalliche o di altro materiale duro.
Calco: È l’impronta di un rilievo o di un incavo che si ottiene facendovi perfettamente aderire una materia che può passare dallo stato molle a quello duro, quale gesso impastato, argilla trattata, o cera. Esso viene impiegato come stampo per riprodurre esattamente ogni tipo di scultura.
Calidarium: Era un ambiente nelle terme dell’antica Roma ove si trovava una vasca con acqua calda.
Calotta: Copertura lavorata come porzione di sfera. La calotta, quando è perfettamente semisferica, è una cupola. Quando, pur seguendo la perfetta sfericità arriva soltanto ad un quarto di sfera, se disposta sopra un abside, viene definita anche “catino absidale”.
Cammeo: Pietra dura con una superficie intagliata in modo da rappresentare figure con una cromia diversa da quella del fondo.
Campata: È la distanza tra due colonne o piedritti, intesa come distanza tra gli assi, da non confondere con la “luce” che misura la “distanza utile” tra due colonne.
Campitura: Trattasi della zona di quella che sarà una composizione pittorica in cui è stato steso un colore, per l’appunto, detto di campitura..
Canopo: Si tratta di un vaso funerario, realizzato in bronzo o terracotta, il cui coperchio riproduce un volto umano, impiegato dagli antichi egizi e dagli etruschi per conservare le ceneri dei loro defunti.
Capitello: Il capitello (dal latino capitellum) è l’elemento che raccorda le colonne e la trabeazione. È il sostegno verticale (colonna, lesena) degli ordini architettonici, la cui funzione decorativa è quella di interfacciare la superficie tonda della colonna con quella rettilinea delle testate delle travi da essa sostenute. Altra funzione del capitello è quella di aumentare la superficie di sostegno.
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