Giovanni Bellini: Cristo morto sorretto da due angeli
Sull’opera: “Cristo morto sorretto da due angeli”, o “Pietà”, è un dipinto autografo di Giovanni Bellini detto il Giambellino, realizzato con tecnica a tempera su tavola nel 1460, misura 74 x 50 cm. ed è custodito nel Civico Museo Correr, Venezia.
L’opera in esame, in basso al centro, reca il monogramma di Dürer apocrifo ed una data scritta a chiare cifre, corrispondente al 1499.
Già in precedenza assegnata al Dürer (1471-1528) e più tardi al Pennacchi, venne attribuita per la prima volta al Giambellino nel 1885 dal Morelli, a cui seguirono le conferme di altri eminenti studiosi di storia dell’arte, con una cronologia abbondantemente più remota, riferita intorno al 1460 (fonte: Longhi.1949). L’iconografia deriva certamente dal bassorilievo del Donatello dell’altare della Basilica del Santo a Padova.
La coloristica belliniana in questo dipinto ha la forza di esprimere una sofferente umanità che prende forti valenze liriche; la luce crepuscolare, proveniente da sinistra, colpisce le tre figure riversandovi toni di livido avorio, amplificando la tragicità della scena.