Piero di Cosimo: Ritratto di Simonetta Vespucci
Sull’opera: “Simonetta Vespucci” è un dipinto autografo di Piero di Cosimo (Piero di Lorenzo), realizzato con tecnica a tempera su tavola, misura 57 x 42 cm. ed è custodito nel Musée Condè a Chantilly.
Sul margine basso della tavola appare la scritta apocrifa “SIMONETTA JANVENSIS VESPUCCIA”. Il Vasari nel “Le Vite” (1568) la ricorda – come opera dell’artista – in casa di Francesco da Sangallo: “una testa bellissima di Cleopatra con un aspide avvolto intorno al collo”, che soltanto alcuni studiosi la riferiscono alla presente composizione.
In precedenza l’opera si trovava presso la famiglia Vespucci (non si sa da quanto tempo) fino al 1841, quando fu acquistata da (1841) F. Reizet, direttore del Museo del Louvre. Più tardi passò al duca d’Aumale.
Il primo a dubitare sull’originalità della scritta sul margine inferiore della tavola fu Ulmann (“JPK” 1896): in effetti si scorge ancora parte del mantello rosso sotto striscia opaca su cui corre la scritta.
Si pensa che l’aver trasformato in ritratto con l’integrazione di una scritta venne richiesto probabilmente dalla famiglia Vespucci, a cui pervenne del dipinto in epoca sconosciuta, dal desiderio di mostrare ai conoscenti il ritratto della famosa antenata, ormai entrata nel mito.
La presenza del serpente attorno al collo della giovane pare smentisca dette supposizioni e faccia pensare effettivamente ad “una testa bellissima di Cleopatra”.