Le chiese più belle nel mondo
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Opera: Arezzo – Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Città: Arezzo
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: tra il 1435 ed il 1444
- Costruita da: progetto di Domenico Fattore. Vi hanno partecipato Michelozzo, Giuliano e Benedetto da Maiano (portico)
- Un frammento sulla configurazione generale: Nel posto dove attualmente sorge la chiesa, c’ era una costruzione pagana con una fonte, che nell’epoca etrusco-romana era dedicata ad Apollo, mentre nel tardo Medioevo era chiamataa Fonte Tecta. La pianta dell’edificio di arte tardo gotica, è ad una sola navata, con le volte a crociera e l’abside non tanto profonda. Databile tra gli anni 1477 e 1481 è la realizzazione dell’affresco con il ritratto di Papa Sisto IV in trono insieme ai cardinali Gonzaga e Piccolomini. La modesta costruzione viene valorizzata esclusivamente dal prezioso portico (opera di Benedetto) formato da sette ampie arcate su snelle colonne corinzie, di chiaro stampo brunelleschiano.
Opera: Rimini – Tempio Malatestiano
- Città: Rimini
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: 1447
- Fatta costruire dal: Principe Sigismondo Malatesta
- Costruita da: Leon Battista Alberti, Agostino di Duccio
- Un frammento sulla configurazione generale: Il Tempio Malatestiano venne edificato sul luogo dove stava una chiesa francescana nelle vicinanze della quale sorgeva, fin dal secolo IX, la Chiesa di Santa Maria in Trivi. L’edificio rivive le forme dell’architettura classica con accenti dell’arte romanica attraverso l’intenso effetto di chiaroscuro derivato dalle arcate ricorrenti lungo i fianchi.
Opera: Mantova – Chiesa di Sant’Andrea
- Città: Mantova
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: Iniziata nel 1472 da Luca Fancelli, dopo la morte dell’Alberti che l’ha progettata. Portata a termine nel 1488.
- Costruita da: Leon Battista Alberti
- Fatta costruire dal: Marchese Ludovico di Gonzaga
- Un frammento sulla configurazione generale: La maestosa facciata richiama chiare suggestioni del classicismo, secondo i canoni del Rinascimento, ostentando così un timpano sostenuto da un’architrave che sovrasta un ampio arco trionfale. Tale struttura è incorniciata da massicce lesene sormontate da capitelli corinzi, i quali comprendono quattro nicchie, delle quali, due con finestre e due senza. L’interno della chiesa ha vaste dimensioni (19 m. larga, 103 m lunga e 28 alta). La pianta è a croce latina con una sola navata nella quale gli spazi appaiono allargarsi, sormontata da una volta. Bellissima è la cupola (opera settecentesca del Juvarra) della costruzione albertiana, anche se la sua ridondanza tardobarocca pare non armonizzarsi in modo perfetto con la precisa volumetria del progetto originale. La chiesa conteneva il sangue di Cristo.
Opera: Perugia – Oratorio di San Bernardino
- Città: Perugia
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: Intorno al 1450
- Fatta costruire dai: Francescani di S. Francesco al Prato
- Costruita da: Agostino di Duccio
- Un frammento sulla configurazione generale: La facciata in policromia (pietra calcare, terracotta, marmo rosso, bianco e nero), scandita da un’ampia arcata tra lesene e coronata dal timpano, è la struttura portante di un grandioso complesso scultoreo eseguito in bassorilievo mezzotondo e schiacciato (portato a termine nel 1461), accreditato come il più insigne monumento di Perugia del Rinascimento. Tale complesso raffigura la celebrazione dei miracoli del Santo. Il doppio portale introduce all’interno di struttura in stile gotico, con un altare formato da un sarcofago del IV secolo (paleocristiano), dove fu sepolto il beato Egidio nella chiesa di S. Francesco al Prato nel tredicesimo secolo. È questo il risultato dell’interpretazione del linguaggio albertiano, da parte di un discepolo, Agostino di Duccio, che fuse la monumentalità del maestro con il proprio gusto decorativo. L’Oratorio di San Bernardino, infatti, rimane l’opera più importante di decorazione scultorea rinascimentale di Perugia.
Opera: Cortona – Chiesa di Santa Maria delle Grazie
- Città: Cortona
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: Tra il 1439 ed il 1501 (altre fonti dicono tra il 1485 e il 1513 )
- Fatta costruire da: l’antica corporazione dei Calzolari
- Costruita da: Giorgio Martini su suggerimento di Luca Signorelli
- Un frammento sulla configurazione generale: Caratterizzata da un bellissimo prospetto, nel quale elementi di architettonica ed ornamento – un maestoso portale eseguito nel XVI secolo, un cornicione doppio, le vaste aperture delle finestre, i bei rosoni, gli affreschi delle lunette, la snella cupola ottagonale, rifatta in più riprese – si mescolano con armonia. La chiesa ostenta un vasto e luminoso interno, con un’unica navata e base a croce latina, rispettando i canoni di simmetria e di semplici forme. Varie sono le cappelle, paragonabili a nicchie, che sono aperte nelle pareti e molte le opere d’arte presenti nella chiesa, tra le quali si evidenziano alcuni dipinti di scuola signorelliana – una preziosa pala d’altare che raffigura l’Assunzione e l’Annunciazione, realizzate da Tommaso Bernabei, celebre come il Papacello – e, in prossimità dell’altare maggiore (elegante opera di Bernardino Covatti), un’icona con l’immagine della Madonna del Calcinaio, probabilmente trecentesca.
Opera: Bergamo – Cappella Colleoni
- Città: Bergamo
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: tra il 1470 e il 1475
- Fatta costruire da: Bartolomeo Colleoni, celebre condottiero della Serenissima.
Costruita da: Il progetto e le sculture ornamentali sono opera dello scultore architetto Giovanni Antonio Amadeo.
- Un frammento sulla configurazione generale: Il tamburo ad ottagono della cappella e l’acuminata cuspide della lanterna riportano alle fantasiose terminazioni della chiesa, mentre il maestoso effetto in policromia della facciata principale richiama, nei colori e negli elementi, il portale d’arte trecentesca della basilica opera di Giovanni da Campione. All’interno si trova la monumentale tomba del Capitano Colleoni, che presenta due arche in sovrapposizione inserite in un arco trionfale; è questa una rielaborazione delle maestose tombe gotiche, i caratteri delle quali più marcatamente rinascimentali, sono oltremodo evidenziabili nelle sculture e nei bassorilievi, testimonianza dell’eccezionale maestria plastica dell’Amadeo. Sull’altro sarcofago, la statua equestre in legno del condottiero, eseguita nel 1501 da Siry e Sisto da Norimberga. La cupola, le lunette della volta ed i pennacchi sfoggiano nel loro interno, affreschi di G. B. Tiepolo (1733), che raffigurano episodi e virtù della vita di S. Giovanni Battista.
Opera: Certosa di Pavia
- Città: Pavia
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: 1396
- Fatta costruire da: Gian Galeazzo Visconti (1351-1402)
- Un frammento sulla configurazione generale: Gian Galeazzo fa innalzare l’abbazia per affidarla ad un ordine monastico, la presenza del quale potrà garantire, nell’arco dei secoli, la continuazione e la portata a termine dei lavori intrapresi e patrocinati da lui stesso. Nella Certosa che G. G. Visconti innalza nel 1393 a Pavia insieme ai più celebri architetti e artisti del periodo, si evidenzia un accostamento di linguaggi, che trova un ottimo equilibrio nelle eleganze dei marmi, negli ornamenti e nelle pitture.
Opera: Duomo di Palermo
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- Città: Palermo
- Arte: Quattrocento italiano
- Anno di costruzione: Costruito in più periodi fino al 700. La facciata appartiene al XV secolo
- Costruita da: La cupola è di Ferdinando Fuga.
- Un frammento sulla configurazione generale: Costruito in più periodi, sul luogo di una precedente costruzione di culto trasformata in moschea dagli Arabi. Si evidenziano in esso diversi stili, dal romanico al gotico, passando dal Cinquecento fino al ‘700; in questa epoca infatti venne costruita, su disegno di Ferdinando Fuga, la bellissima e slanciata cupola. La facciata sud-occidentale (nella foto) appartiene al XV secolo.
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