Site icon FRAMMENTIARTE

Le Chiese internazionali

Pagine correlate alle chiese internazionali: Pagina precedente (7) – Elenco completo – Pagina successiva (9)  

Opera: Milano – Chiesa di Santa Maria delle Grazie

  • Città: Milano
  • Arte:  Quattrocento italiano
  • Anno di costruzione: Il convento fu portato a termine nel 1469 mentre la chiesa nel 1482.
  • Fatta costruire da: Francesco I Sforza, duca di Milano
  • Costruita da: L’architetto Guiniforte Solari.
  • Un frammento sulla configurazione generale: Sulle maestose pareti quadrate della tribuna, architettura di Donato Bramante, si intercalano le superfici cilindriche delle absidi rispettando il concetto spaziale caratteristico delle opere rinascimentali, dove i volumi si irradiano, sovrapponendosi in elegante ed armonica proporzione.

Opera: Valladolid- Iglesia de San Pablo

  • Città: Valladolid
  • Arte:  Quattrocento spagnolo
  • Anno di costruzione: Intorno al 1260
  • Fatta costruire da: doña Violante, moglie di alfonsoX
  • Costruita da:
  • Un frammento sulla configurazione generale: Appartiene ad un antico convento domenicano, ed è una chiara testimonianza dell’antico splendore nel campo edilizio di Valladolid, residenza reale tra i secoli XV e XVI ed attivo centro del Rinascimento spagnolo. La sua facciata comunica, nella frequenza dei simboli monarchici, il forte ed assoluto rapporto tra cattolicesimo e monarchia della Spagna del periodo.
  • Opera: Tempietto di San Pietro in Montorio
    • Città: Roma
    • Arte:  Cinquecento italiano
    • Anno di costruzione: 1502
    • Costruita da: Bramante
    • Un frammento sulla configurazione generale: Esempio “Canone” dell’architettura dell’epoca cinquecentesca, data la precisa regolarità con la quale il motivo circolare è stato definito dalla gradinata principale a coronamento della bellissima cupola; la maestria che si evidenzia nei chiaroscuri ed il ritmico alternarsi dei vuoti e dei “lavorati” conferisce a questa architettura la richiesta di un ulteriore spazio intorno a sé. Il progetto originale del Tempietto – tale come è stato consegnato dagli storici – prevedeva la costruzione all’intorno di un cortile a sezione circolare, con colonnato, quattro cappelle ai lati trilobate che lo riecheggiavano, accogliendolo ed avvolgendolo di giochi di luci e ombre, modulando in maniera luministica lo spazio atmosferico attiguo.

Opera: Roma – Basilica di San Pietro (la Cupola)

  • Città: Roma
  • Arte:  Cinquecento italiano
  • Anno di costruzione: Portata a termine nel 1589
  • Fatta costruire da: Iniziata sotto papa Giulio II sulle rovine della Basilica fatta costruire nel IV secolo dall’Imperatore Costantino.
  • Costruita (riferimento alla cupola) da: Michelangelo Buonarroti
  • Un frammento sulla configurazione generale:  La meravigliosa cupola che corona il tempio per eccellenza della cristianità fu concepita da Michelangelo Buonarroti e portata a termine, con alcune modifiche, da Domenico Fontana e Giacomo della Porta nel 1589. Il grande capolavoro doveva, secondo gli intenti del grande Michelangelo, essere il coronamento di un tempio a pianta centrale. In seguito, per esigenze legate a questioni di culto, gli fu integrato il corpo longitudinale che toglie la giusta visione prospettica dell’opera, e soltanto nella parte dell’abside è visibile tutta la sua monumentale bellezza. Gli architetti e gli artisti in genere che vi presero parte, hanno i nomi più famosi nella storia dell’arte:
  • dal 1506 Bramante, collaborando con Fra Giovanni Giocondo e Giuliano con Sangallo.
  • dal 1514 Raffaello Sanzio, collaborando con Fra Giocondo fino 1515 e con Antonio da Sangallo, il Giovane
  • dal 1520 A. da Sangallo il Giovane, collaborando con Baldassarre Peruzzi
  • dal 1546 Michelangelo Buonarroti.
  • dal 1564 Jacopo Barozzi da Vignola.
  • dal 1573 Domenico Fontana con Giacomo Della Porta.
  • dal 1603 L’architetto svizzero Carlo Maderno. (fratello di Stefano)
  • dal 1629 Gian Lorenzo Bernini.

Opera: Montepulciano – Chiesa di San Biagio

  • Città: Montepulciano
  • Arte:  cinquecento italiano
  • Anno di costruzione: Iniziata nel 1518 e portata a compimento nel 1545
  • Costruita da: L’architetto Antonio da Sangallo il Vecchio sulle rovine dell’antica pieve di San Biagio
  • Un frammento sulla configurazione generale: La pianta è a croce greca, con la cupola al centro, impostata su di un tamburo ornato a paraste corinzie.  Il frontale, di Giuliano da Sangallo, sarebbe dovuto essere fiancheggiato da due torri campanarie, delle quali soltanto una fu edificata completamente. Nell’unico campanile innalzato (quello di sinistra, mentre l’altro si alza fino all’altezza dei capitelli), i diversi piani acquistano una forte valenza plastica attraverso l’aggetto del colonnato, delle trabeazioni troncate e delle cornici che anticipano le successive espressioni della movimentata architettura del barocco.

Opera: Venezia – Chiesa San Giorgio Maggiore

  • Città: Venezia
  • Arte:  Cinquecento italiano
  • Anno di costruzione: La prima chiesa, sempre dedicata a San Giorgio, è stata innalzata tra l’VIII e il IX secolo. Quella attuale è stata Iniziata dal Palladio nel 1565 e portata a compimento nel 1576, mentre tutta la facciata fu completata nel 1610 da Vincenzo Scamozzi. Il campanile risale al 1791 ed è a canna quadrata. Il precedente, risalente al 1467 crollò nel 1774.
  • Costruita da: Andrea Palladio
  • Un frammento sulla configurazione generale: Innalzata sull’isola di San Giorgio Maggiore. La chiesa è di fronte al Bacino di San Marco. La facciata ha un solo ingresso con ordine gigante formato da quattro colonne composite su alti plinti. Le colonne sono sormontate da trabeazione sopportante il timpano.  Ai lati del portale stanno le statue di Santo Stefano e San Giorgio.

Opera: L’Aquila – cattedrale di San Bernardino

  • Città: L’Aquila
  • Arte:  Cinquecento italiano
  • Anno di costruzione: La facciata di forma rettangolare, è stata compiuta tra il 1525 e il 1540
  • Fatta costruire da: San Giovanni da Capestrano e di San Giovanni della Marca
  • Costruita da: Cola dell’ Amatrice
  • Un frammento sulla configurazione generale: La Basilica ha una struttura con colonne accoppiate su tre ordini sovrapposti, ovvero, dorico, ionico e corinzio. La trabeazione relativa al primo ordine, mostra l’ originale affiancarsi di metope a motivi religiosi. Al centro si evidenzia una trifora serliana, posta fra due oculi appartenenti al secondo ordine, mentre il terzo ordine ha un oculo centrale che viene affiancato da emblemi. Bellissimo è il portale centrale: una lunetta rappresenta la Madonna con il Bambino in mezzo ai santi Bernardino, Francesco e Girolamo da Norcia. L’ interno è in stile barocco, la pianta a croce latina, con tre navate e cappelle ai lati con cupola ottagonale. Nella cappella della navata a lato destro (la seconda), sta la pala d’ altare in terracotta bianca e smaltata su fondo tendente all’azzurro, realizzata da Andrea della Robbia. Il meraviglioso soffitto in legno, intagliato dipinto e dorato, è opera di Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, mentre le tre opere pittoriche sono di Gerolamo Canatiempo. Camminando lungo la navata destra si può vedere il mausoleo di San Bernardino, opera di Silvestro dell’ Aquila. Dello stesso Silvestro dell’Aquila è l’ elegante sepolcro di Maria Pereyra Camponeschi, visibile a sinistra dell’altare Maggiore.

(Il terremoto del 2009 fece crollare il campanile mentre l’abside subì ingenti danni)

Opera: Loreto – Chiesa di Santa Maria

  • Città: Loreto
  • Arte:  Cinquecento italiano
  • Anno di costruzione: su disegno di Sangallo i lavori iniziarono nel 1507.
  • Costruita da: Antonio da Sangallo
  • Un frammento sulla configurazione generale: La chiesa si trova accanto alla Colonna Traiana. L’edificio religioso è considerato il miglior lavoro in assoluto di A. da Sangallo il Giovane. Costruita in mattone e travertino, la chiesa è maestosa per la grande perfezione delle proporzioni e per il bellissimo effetto prodotto con tanta semplicità. La pianta è quadrata; l’ordine superiore è ottagonale. Il tutto viene sormontato da una raffinata cupola e da un’alta lanterna. Questa fu aggiunta dopo il 1582 da Giacomo del Duca ed è stata chiamata confidenzialmente “Gabbia dei grilli”. All’interno si respira una grande solennità nonostante le dimensioni non tanto grandi. Sulla facciata è raffigurata una Madonna appartenente alla scuola di Andrea Sansovino. L’interno è ellittico con cinque altari.
La riproduzione dei contenuti di questo sito web di Arte, anche eseguita soltanto in parte, è vietata.
Exit mobile version