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Silvestro Lega

Breve biografia di Silvestro Lega (1826-1895)

Pagine correlate a Silvestro Lega: Pittori macchiaioli – Pittura macchiaiola – Il Realismo italiano.

Silvestro Lega nasce a Modigliana, in provincia di Forlì, il 4 dicembre del 1826.

Attratto dall’arte, a soli 17 anni si reca a Firenze per iscriversi ai Corsi dell’Accademia, dove insegna Pollastrini.

Ben presto si accorge che gli studi accademici non vanno nel senso che lui avrebbe desiderato, quindi lascia l’Accademia ed incomincia a frequentare lo studio di Luigi Mussini, pittore appartenente al movimento purista.

Combatte con Mussini nei campi di Montanara e Curtatone nel 1848 (Prima guerra di indipendenza).

Gli influssi di Luigi Mussini rimarranno costantemente nelle opere di Silvestro Lega, anche dopo gli insegnamenti della Scuola di Ciseri e nel pieno dell’esperienza macchiaiola, in cui stenta ad entrarci, anche se dopo l’accetterà con grande entusiasmo.

Presenta la sua prima importante opera macchiaiola, “Gli sposi novelli”, alla mostra di Firenze nel 1866, ma già dal 1861 dipingeva paesaggi con la tecnica a macchie di colore accostate tra loro.

Per Silvestro Lega, che nel 1862 incomincia a raffigurare eventi storici, ed in particolare risorgimentali, l’opera d’arte deve avere come punto di partenza una ripresa dal vero.

Proprio per questo suo eccessivo radicalismo, che unisce tenacemente la sua espressività alla percezione del reale e, per la sua riservatezza talvolta aspra e scontrosa, Lega rimane in povertà vivendo alla giornata, ospitato da varie famiglie amiche. Tra queste, l’affezionatissima famiglia Bandini che lo ospita nell’ultimo periodo della sua vita.

Dal 1886, a causa della progressiva perdita della vista, dipingendo per “masse”, le sue opere perdono di contrasto e limpidezza, ma acquistano in drammaticità per il ben distribuito colore delle stesse “masse”.  Muore a Firenze 21 settembre del 1895, consumato dal cancro.

Otto opere di Silvestro Lega

Bambine che fanno le signore, cm. 25 x 41,5, Collezione privata, Firenze.

Bersaglieri che conducono prigionieri austriaci, Galleria d’arte Moderna, Firenze.

La scellerata, cm. 50 x 39, collezione privata, Livorno.

La signora Paola Bandini, cm. 50 x 25, collezione privata, Livorno.

La visita, cm. 31 x 60, Galleria d’Arte Moderna, Roma.

Passa il viatico, cm. 40 x 32, Galleria d’Arte Moderna, Milano.

Un dopo pranzo, cm. 74 x 93,5, Pinacoteca di Brera, Milano.

Villa Bandini al Gabbro, cm. 24,5 x 35,3, collezione privata, Livorno.

Bibliografia

  • “Silvestro Lega”, Dario Durbé, Bologna, 1973.
  • “Silvestro Lega”, gli anni di Piagentina, Piero Dini, Allemandi, Torino, 1984.
  • “Silvestro Lega”, Giuseppe Mesirca, Firenze, 1985.
  • “Silvestro Lega”, l’opera completa, Giuliano Matteucci, Giunti, Firenze, 1987.
  • “Silvestro Lega”, AA.VV., Milano – Firenze, 1988.
  • “Silvestro Lega da Bellariva al Gabbro”, Francesca Dini, Polistampa, 2003.
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