Pieter Bruegel: Il misantropo (Capodimonte)
Sull’opera: “Il misantropo”, o “La perfidia del mondo” è un dipinto autografo di Pieter Bruegel, realizzato con tecnica a tempera su tela intorno al 1568, misura 86 x 85 cm. ed è custodito nelle Gallerie Nazionali di Capodimonte.
La tela è firmata e datata in basso, sull’estrema destra, con la scritta “BRVEGEL 1568”, che da alcuni studiosi – tra i quali, il Tolnay ed il Jedlicka – è considerata apocrifa. I due versi in basso, che tradotti prendono i significati di “Giacché il mondo è così infido” e “mi vesto a lutto”, sono invece considerati autografi da Hulin de Loo.
Non tutti i critici sono d’accordo che il tema rappresentato riguardi il misantropo. Per alcuni la composizione tratterebbe l’eresia come dimostra l’antico titolo del dipinto, l’ “Eresia”, attribuitogli nel museo e tenuto attivo fino agli inizi del Novecento.
Alla fine del Cinquecento l’opera si trovava — pervenuta non si sa da quale luogo — a Parma presso la residenza del conte Masi, al quale fu confiscata nel 1611 dai Farnese. Nel 1680 apparve catalogata negli inventari di Palazzo del Giardino, sempre a Parma. Nel 1734 pervenne a Napoli insieme a tutto il patrimonio della famiglia Farnese.
Per quanto riguarda la cronologia, gli studiosi di storia dell’arte De Rinaldis (1911) e Denis e Glùck – con l’avallo del Tolnay – ritenendo autografa e quindi valida l’indicazione della scritta, la riferiscono all’anno 1568, mentre il RomdahI l’anticipa al 1563; Hulin de Loo, Friediànder e Michel (con evidente titubanza) ipotizzano l’anno 1565.